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Eravamo alla nostra prima trasferta europea nella terra dei vichinghi
ed eravamo finiti in un piccolo villaggio della lapponia svedese .Giunti
in treno nelle prime ore della notte in una zona semi deserta cercavamo
un alloggio per dormire. Dopo un'ora di cammino senza una meta ben
precisa arrivammo a una baita che affittava camere per la notte. La
proprietaria ci disse che c'era una bungalow disponibile, prese una
penna e un foglio e ci fece una cartina dettagliata per arrivarci.
Tutti contenti di aver trovato un posto per dormire, guardando la
cartina, cominciammo a correre
verso l'agognata meta. Sulla cartina c'era segnata la strada con due
rotonde e noi stavamo camminando già da un quarto d'ora per arrivare
alla prima rotonda. Arrivammo alla prima rotonda e "Zio"
disse: < OK questa è la prima rotonda segnata sulla cartina, arriviamo
alla seconda, andiamo a destra ed è fatta>. Era buio pesto, ci
trovavamo in mezzo al bosco e ogni tanto si sentiva cantare qualche
uccello notturno. Camminando, camminando, arrivammo sull'argine
di un torrente. In quel momento ci venne un leggerissimo sospetto:
forse avevamo sbagliato strada. Prendemmo la decisione di tornare
indietro dalla signora per farci dare delle delucidazioni. Arrivati
stremati alla baita le dicemmo che noi il bungalow non l'avevamo trovato
e di spiegarci meglio la strada. In quel momento la signora e dei
bambini che stavano giocando fuori dalla porta e che stavano ascoltando
tutto, scoppiarono a ridere. Uno dei bambini ci rubò la cartina dalle
mani e ci fece capire che la nostra stanza era lì davanti a noi e
che le due rotonde non erano altro che la giostra per i bambini e
la gabbia per i conigli. Avevamo fatto un'altra delle nostre
belle figure di merda.
THE END |