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Eravamo in strada e ci stavamo recando a piedi come ogni sera al nostro
bar di ritrovo dopo un pomeriggio passato al Museo del paese in cui
eravamo riusciti a entrare in posseso di un centinaio di adesivi di
vario genere che erano tenuti segretamente nascosti in un cassetto
(ma ormai questo era diventato come un rito).Lungo il tragitto incominciammo
ad attaccare adesivi a destra e manca,praticamente ovunque,su automobili,cartelli
stradali,campanelli...ma l'unico, imperturbabile che non muoveva un
dito e anzi, faceva la morale a noi tutti,era lui, Ringhio,un uomo
(uomo,insomma) tutto d'un pezzo.< Siete dei ragazzacci, se i miei
sapessero che vado in giro con della gente così > era la frase
che continuava a ripetere. Arrivammo nei pressi del cimitero e Ringhio
ebbe un momento di debolezza,uno dei pochi nella sua inutile vita.Si
fece dare un adesivo e... appena l'attaccò, si sentì una tremenda
frenata.Era la gazzella dei Carabinieri,lo avevano sgamato in pieno,colto
sul fatto, solo a lui però.I due sbirri scesero giù e gli fecero subito
l'interrogatorio.Il primo andò da Ringhio e gli disse: <Cosa stai
attaccando? > < Un adesivo > <Che adesivo è ?> <Un
adesivo della radio> < Fa vedere ! ><Ma dai è solo un
adesivo >.A quel punto il carabiniere sbigottito s'incazzò leggermente:
<MA NON LA VEDI QUESTA DIVISA ? > <Ehhh...Si !>.Nel frattempo
noi eravamo insieme all'altro carabiniere che ci disse: <Ma quel
ragazzo lì è normale ?> E noi: <No,non è normale, quello lì
è un pò' scemo, come si fa ad attaccare gli adesivi in giro >.Tornò
l'altro carabiniere, era visibilmente sconvolto ,voleva cambiare lavoro
e disse che era pentito di non essere andato a fare il netturbino.
THE END |