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Camminava l'anno del gelido inverno 1998. Ci trovavamo in Polonia
convinti di trovare un paese pieno di straccioni e di lava vetri dove
le donne si buttavano ai nostri piedi invece i tempi erano cambiati
e come al solito gli straccioni eravamo noi. Sbarcammo alla stazione
di Katowice per rinfrescarci le idee e decidere la nostra prossima
destinazione . Decidemmo di andare a Vienna e ci recammo alla biglietteria
per fare i biglietti. Era un biglietto BIGE con uno sconto del 30
% per i minori di 26 anni e bisognava esibire il passaporto. Entrambi
demmo alla bigliettaia i documenti ed i soldi. Ci scrisse su un biglietto
l'importo del viaggio ed io convertendolo mentalmente in lire italiane
dissi : < Così tanto ! >. Il mio amico mi disse: < Ma va
hai sbagliato a fare i conti: devi togliere uno zero, minchia, tu
non connetti più !>. Con il biglietto in tasca andammo a fare un
giro per il paese quando a un tratto il mio amico mi disse : <
Mi fa male la pancia, devo cagare >. Si mise a correre ed arrivato
in una specie di parchetto 3 metri x 3 incurante di una signora che
accompagnava il cane a fare i suoi bisogni, si accostò dietro un cassonetto
e semi nascosto si calò con noncuranza le sue braghe. Non passò nemmeno
un secondo da quell'ultimo suo movimento che aveva già fatto una montagnetta
di merda molle stile nutella che gli arrivava fino al buco del culo.
Alla fine sembrava ringiovanito di qualche anno ma quando si accorse
che il suo passaporto, che metteva sempre nella tasca posteriore dei
pantaloni, era sparito sembrò invecchiare di due generazioni. Si mise
a gridare : < Nooo il passaporto ! >. Entrambi ci mettemmo a
pensare dove poteva essere stato perduto , pensavamo a tutti i posti
dove eravamo stati quando i suoi occhi guardando quell'ammasso ripugnante
di merda puzzolente gli fecero venire un atroce dubbio : < Non
sarà mica caduto là dentro ? >. Io scoppiai dal ridere solo al
pensiero ma nel frattempo lui era già all'azione. Nella disperazione
più totale si fece coraggio, trattenne il fiato e infilò la mano in
mezzo nella speranza di trovare il documento. Sempre più incazzato
tirò fuori la sua mano, ovviamente di un colore diverso , ed
esclamò : < Nooo il passaporto ! >. La situazione era tragica
perché qui nell'est senza documenti sei fottuto. Vedendo che la sua
mano era ancora piena di fetume cercai di trattenermi dal ridere e
gli passai dei fazzoletti di carta per pulirsi. L'ultima speranza
rimaneva la bigliettaia della stazione ma il suo umore era decisamente
a terra ed il suo pessimismo regnava sovrano. Arrivati in stazione
sentimmo la bigliettaia urlarci dietro e lui incredulo vide il suo
documento in lontananza. Anche questa volta eravamo usciti sani e
salvi da questa incredibile avventura. La morale di questa storia
é che se perdi i documenti nei paesi dell'est sei nella merda, e che
la merda non é poi così brutta come la si dipinge.
THE END |